«Quando ho pensato a Mù , ho voluto semplicemente avvalorare quella teoria che mi ha portato in questi anni a pensare che bisogna credere che ogni giorno sia l'antipasto del giorno dopo. Emozionarmi per me è tutto, ogni giorno vivo con la speranza di creare qualcosa che mi dia la voglia di crearne un’ altra. La mia Tavola è fatta di emozioni e trasparenze semplici». Parola di grande chef. Parola di Edoardo Ferrera, che è ritornato nella sua Genova per portare una scheggia di quella New York italiana, simbolo di emigrazioni e gastronomia mista fra cibi mediterranei e anglosassoni, di cui si è innamorato ormai da tempo. E lo farà partendo proprio da quello che sa fare meglio: cucinare.
Ferrera ha lavorato con personalità nel campo della gastronomia del calibro di Gualtiero Marchesi e della famiglia Troisgros, ha diretto la cucina di ristoranti e hotel del calibro del Grand Hotel et de Milan di Milano a fianco al Teatro della Scala, con il ristorante Don Carlos, pluripremiato su tutte le più importanti guide enogastronomiche, ed altri importanti avamposti del gusto, peraltro uno di questi ha anche preso il suo nome come il ristorante "Edo dè" di Capri. Inoltre ha riaperto l’hotel romano “Da George” che fu della famiglia Kennedy (dietro c’è una storia molto particolare che Edoardo racconta sempre volentieri), è stato chef della Sampdoria e vanta collaborazioni in tutta Europa. Ha perfino in cantiere un libro: “Falso come guida: ne abbiamo viste di cotte e di crude”. Un professionista che ha deciso di mettere da parte le sofisticatezze che molte volte l’alta gastronomia sembra proporre, puntando su un’attività semplice, ma dall’alta qualità e ricca di atmosfere ricercate.
Giovedì 30 Maggio aprirà battenti, dalle 18, la sua nuova creatura: il chop house cafè Mù in Via Gobetti diretto da Ferrera e dal suo socio Attilio Businco, coadiuvati da Serena Facchineri, manager director. Il locale, focacceria e hamburgheria, si ispira proprio alla tradizione newyorkese, a cominciare dall’offerta culinaria, come dimostra la birra Brooklyn, arrivata in esclusiva al locale grazie alla collaborazione con Paolo Pesce e Sergio Vivace della Timossi Commerciale Spa. Una lager molto particolare che sarà un must della nuova attività. Protagonista assoluto anche il “Big Tony”, un grande hamburger dai 300 a perfino 500 grammi, un piatto studiato (e sarebbe da dire quasi brevettato) dallo stesso chef genovese e dalla famiglia Tonazzo della ditta Compacarni. «È il re di tutti gli hamburger» assicura Ferrera. Non mancheranno anche la focaccia al formaggio e la pizza, fornite dal laboratorio Pizza&Co di Recco del pizzaiolo e focacciaio Dario Pastorino, che grazie alla tecnica dell’atmosfera controllata (come fossero sottovuoto) si potranno gustare come fossero state preparate sul momento da un focacciaio di Recco. Inoltre si potranno scegliere due vini , un rosso e un bianco.
«Ho scelto dei veri e propri artigiani del gusto» continua lo chef «per ricreare quel cibo e quella atmosfera che solo l’indimenticabile Brooklyn può trasmettere. Perché Brooklyn e la sua birra, la sua cultura ? La birra di Brooklyn perché ci identifica in quello che noi italiani abbiamo creato laggiù nella down town newyorchese , dove il lavoro delle nostre genti colorava i grigi muri della Grande Mela, e come dimenticare i nostri gusti e profumi?. La carne alla griglia, i broccoli aglio, olio e peperoncino profumavano e davano inizio a quello che ancora oggi è l'avamposto italiano più famoso del mondo».
A corollario dell’inaugurazione dj set a cura di Mimmo Roselli, fra canzoni moderne e revival. Con una particolarità: il mangiadischi. «Ci sarà un menù delle canzoni – ha anticipato Roselli – si potrà ordinare il pezzo che si vuole e ascoltarlo mentre si beve o si mangia in tranquillità». Il mangiadischi sarà riproposto ogni domenica sera. In definitiva: semplicità, qualità e tanto stile. «Mù vuole essere un nuovo modo di concepire la convivialità e il divertimento – ha sottolineato Ferrera – si punterà su prodotti particolari, ricercati, che seguano una tradizione yankee di qualità. L’idea è quella di partire sin dal breakfast, passando per i pranzi, le cene e i dopocena musicali, diventando un nuovo punto di aggregazione per i giovani e non solo». Il Mù ha già in programma molte iniziative: a Luglio sarà teatro di una festa Mood organizzata da La Superba Mod Club e, in sinergia con il Covo di Nord Est ,organizza anche dei pullman che partono da Albaro in direzione Santa Margherita. «Insomma: ne vedrete delle belle», conclude scherzosamente lo chef. |