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L’ITALIA DI COPPI E BARTALI
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Inserzionista: |
sara2007
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Prezzo: |
6,00€ |
Citta': |
Torino
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Zona: |
in citta'
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Descrizione |
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VENERDI' di REPUBBLICA
numero 1102 1 maggio 2009
L’ITALIA DI COPPI E BARTALI
La rivalità tra Coppi e Bartali è stata nel secondo dopoguerra uno degli argomenti sportivi più dibattuti d'Italia: una delle più famose rivalità sportive del mondo del ciclismo (insieme a quella tra Alfredo Binda, Learco Guerra e Costante Girardengo prima, e tra Giuseppe Saronni e Francesco Moser poi) e di tutto lo sport italiano, (che a quell'epoca si accendeva anche sui duelli motoristici fra Gilera e Guzzi).
La rivalità, tra due delle prime e più grandi personalità "mitizzate" dello sport italiano, ha riempito per oltre un decennio le cronache sportive e mondane della nazione, contribuendo in modo fondamentale a rendere il ciclismo uno sport di massa al centro dell'attenzione dei mass-media.
All'epoca la rivalità tra i due campioni era vista come una metafora per la suddivisione politica e sociale del paese, diviso tra movimenti d’ispirazione laica (impersonati da Coppi) e d'influenza cattolica (che Bartali rappresentava con la sua devozione e i suoi riti della tradizione popolare). Con le prime elezioni della neonata repubblica italiana, Coppi e Bartali divennero i simboli dei due principali partiti politici in lizza, il Partito Comunista Italiano e la Democrazia Cristiana: Coppi era definito comunista, mentre Bartali era il democristiano. Questa divisione era soprattutto strumentale, e poco aderente alla realtà dei fatti: Coppi e Bartali insieme erano stati ricevuti dal Papa. Tuttavia, la forte immagine cattolica-democristiana di Bartali necessitava una figura in antitesi che rappresentasse i movimenti socialisti, per cui Coppi venne eletto a simbolo dei partiti di quest'area, che s’identificavano anche con la laicità del campione.
Fausto Coppi e Gino Bartali sono stati forse i più importanti ciclisti italiani di sempre, nonché figure di assoluto primo piano nel panorama sportivo mondiale degli anni quaranta e cinquanta. Tra il 1940 e il 1954, i due si diedero battaglia dominando ben otto Giri d'Italia (rispettivamente 5 e 3), conquistando 39 tappe (22 Coppi, 17 Bartali), 4 Tour de France (due a testa), sette Milano-San Remo (4 Bartali, 3 Coppi), più numerose altre competizioni per un totale di 124 vittorie di Ginettaccio Bartali e 122 dell'Airone Coppi.
In questo numero:
• L'Italia di Coppi e Bartali
• EUR: Il quartiere di Mussolini vuole diventare Central Park
• Il giardino dei giusti a Milano
• L'antica Megara Iblea di Siracusa
• Situazione politica della Cecenia
• Liberia, paradiso fiscale per gli italiani
• Marco Bellocchio al festival di Cannes
Usato - In ottimo stato di conservazione!
Formato 19,5 X 25,5 cm. - 144 pagine |
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